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Qui di seguito parleremo delle tecniche principalmente utilizzate per la lucidatura mobili, più
semplici da fare.
La gommalacca è una sostanza organica, di colore rosso scuro, secreta da un insetto facente parte
la famiglia delle cocciniglie, dal nome Tachardia lacca.
La prima fase, dopo aer stuccato e disinfestato dai tarli il mobile, si passa con uno straccio
della trementina, per pulire la superficie, senza asportare niente.
Dopodichè si applica dell'olio paglierino e si lascia agire per un giorno, successivamente si
asciuga facendo molta attenzione e si stende la gommalacca che viene fatta sciogliere in alcool etilico a 99 gradi. E si applica utilizzando una pennelless, la stesura deve essere uniforme e non si deve mai tornare indietro e ripassare dove abbiamo già steso la gommalacca. Fatta questa
procedura, si fa asciugare, per 30 minuti circa, e si passa leggermente senza premere, una retina
di acciaio sempre nel senso delle venature del legno permettendo di avere una superficie opaca e
liscia.
E poi si riprocede nuovamente con la stesso precedimento, dopo aver tolto la gommalacca
secca, così da chiudere bene i pori e tamponato le rugosità del legno, preparandolo alla rifinitura.
Poi dipende dal mobile, queste procedure possono essere continuate fino a che la superficie da trattare non è divenuta uniforme.
Per la superficie, si prepara una miscela semiliquida di cera carnauba e della cera d’api della stessa quantità, sciolte a bagno maria in poca essenza di trementina, si stende poi sul mobile uno
strato sottile ed uniforme, poi si lascia asciugare, ed il giorno dopo si ripete l'applicazione ed
infine si lucida tutto con un panno a trama fitta di lana che non lasci peli.
La cera carnauba, più chiara e robusta, da alla lucidatura, brillantezza, maggiore resistenza al calore, alla luce e buon profumo.
La suddetta tecnica conferisce al mobile un effetto semilucido e satinato.
Solita procedura iniziale della precedente tecnica, solo che viene usato un panno imbevuto in una
soluzione composta da: 100 ml di trementina, 50 ml di alcool a 95° e 50 ml di olio paglierino. Poi
si asciuga delicatamente e bene.
Poi si distendono i due strati di gommalacca sciolta in alcool al 20% e dopo l'appicazione passarci sopra delicatamente la retina di acciaio.
Poi si preparano due stoppaccini o stoppini i tamponi, che non sono altro che dei sacchettini di
cotone finissimo, riempiti di stoppa o pezzi di stoffa, l misuria varia a seconda delle dimensioni
e forme del mobile da trattare; più o meno deve essere grande come un palmo della mano.
A questo punto esso viene bagnato con l'acool etilico a 99 gradi e si inizia a stenderlo
uniformemente sul mobili facendo piccoli e rapidi giri con la mano leggera, senza mai premere con
forza, spostandosi con tutta la persona, lentamente, da una parte all’altra della superficie.
Ripetuto varie volte questo procedimento intervallando sempre per un tempo sufficiente le
asciugature tra un passaggio e l'altro dello stoppaccio, occorre lasciare asciugare il mobile.
Per la lucidatura verrà usato ancora alcool etilico e gommalacca diluiti sempre a meno percentuale.
Inoltre, useremo un nuovo stoppino fatto di stoffa leggera di lana a trama molto
fitta riempita di ovatta. Al suo interno lo bagneremo in gommalacca e per farlo scorrere meglio
aggiungeremo poche gocce di olio di glicerina; poi lo passiamo infine roteando delicatamente con la
mano sulle superfici, tranne che vicino ai margini che invece lo stoppaccio dovrà scorrere
dall'interno ed uscire dal lato del mobile verso l'esterno.
Avremo un effetto di lucidatura Sulla a specchio in cui non si dovranno notare disomogeneità e tracce del passaggio dello stoppaccino.
Dopo le fasi della disinfestazione e pomiciatura, si scioglie sempre a bagno maria un panetto di la cera d'api, di colore arancio, in trementina così da attenere una densa crema (encausto); tramite una morbida spazzola se ne stende subito una prima mano leggera, spingendo avanti ed indietro fino a che non risulta asciutto e si lascia seccare bene alemno per un giorno.
Per poi ripetere l'operazione per far si che venga assorbito bene e lasciamo asciugare per più di 24 ora, e dopodichè ci passiamo un ferro da stiro caldo ma non troppo, per eliminare residui di cera e si lucida a lungo con un panno di lana e ceraoppure si può usare una calza di seta da donna per rendere ancora più lucidi i mobili impiallacciati e lastronati.
Questa tecnica è ottima per mobili realizzati in noce, massello, mogano, ciliegio, palissandro e specialmente per mobili d’epoca intarsiati e lastronati.